Mirella Bufalini - Naturopata RomaTutto sul Farro, l'alimento più ricco di proteine e vitamine

II farro e una pianta erbacea, facente parte della famiglia delle graminacee. La Palestina sembra essere il suo luogo di origine, quindi Ia Siria e l‘Egitto.
Omero menzionava nelle sue opere “i terreni e i campi donatori di farro”. I romani Io consumavano giornalmente nella Ioro alimentazione. Nel sud Italia viene coltivato gia dal quinto secolo a. C. e nei matrimoni si usava una forma detta “confarrato", derivante dalla tradizione degli sposi di mangiare un panetto di farro. Le proprietà di questo alimento sono molteplici, tra cui: antianemica, Iassativa, ricostituente, rinfrescante, antiossidante e, essendo il cereale meno calorico in assoluto, é molto usato nei regimi dimagranti.
II farro contiene una ricchezza rara di valori nutrizionali come proteine, grassi polinsaturi, vitamina A, tutto il gruppo del complesso B, vitamina C, acido fitico, calcio, cobalto, ferro, fosforo, magnesio, manganese, potassio, rame, selenio, sodio, fibre. E’ consigliabile neII’alimentazione degli sportivi, i convalescenti, gli anemici, per chi soffre di osteoporosi, per il suo alto contenuto di ferro e calcio. La sua marcata azione antiossidante (selenio e acido fitico), ostacolano la formazione dei radicali liberi), Io rende un cibo particolarmente adatto a persone sottoposte a stress, in menopausa e agli anziani.
Esiste in commerclo sia decorticato che perlato, ma Ia versione decorticata è più abbondante di fibre che lo rende utile nelle stipsi, facilitando Ia motilità intestinale e formando massa fecaIe. Da inserire neII’alimentazione quotidiana dei soggetti deperiti o che soffrono di un esaurimento nervoso o che Iamentano eccessiva stanchezza psichica o fisica, appunto perché il farro ha Ia qualita di essere ricostituente essendo ricco in vitamine e minerali.
Pur contenendo glutine, é a volte ben tollerato da chi invece deve evitare il consumo di frumento. Si trova in chicchi, pasta, farina, malto, cous cous, polenta, pane, pizza, caffe. Suggerimenti per Ia cottura: è preferibile evitare pentole d'alluminio, teflon e antiaderenti che rilasciano residui tossici.
Ottimi invece i tegami in ghisa o in acciaio inox con fondo pesante, oppure recipienti in terracotta non trattati. Finita Ia cottura, spegnere Ia fiamma e lasciar riposare i chicchi di farro per qualche minuto prima di mescolarlo al condimento.

 

Pubblicato su "VIP", rubrica "Belli e in forma con la naturopatia"( 13-07-2010)

a cura di Mirella Bufalini, Medical Team, Roma