Mirella BufaliniIl Test delle intolleranze alimentari per combattere il sovrappeso

Nella mia attività di nutrizionista ortomolecolare, suggerisco di fare il test delle intolleranze alimentari e quasi tutti, risultano intolleranti a qualche cibo che normalmente consumano nella loro dieta quotidiana. Ma cosa sono le intolleranze alimentari? Non vanno confuse con le allergie, pur essendo entrambe espressione della reattività e quindi del funzionamento del sistema immunitario.
Le allergie hanno una reazione immediata: per esempio, un soggetto allergico alle fragole, pochi secondi dopo averle ingerite, potrebbe essere assalito al|'istante da un prurito intenso dovuto a orticaria.
Oppure, un soggetto allergico all'aglio potrebbe avere una reazione anche estrema subito dopo averlo mangiato, per esempio uno shock anafilattico. L'intoI|eranza, invece, è più subdola e potrebbe insorgere dopo diverse ore o addirittura giorni, quindi è molto più difficile da smascherare e nel frattempo intossica lentamente l'organismo.
Per scoprire le intolleranze ci vengono in aiuto una serie di test non convenzionali: citotest, alcatest, alitest, test dria, test elettrodiagnostici ed energetici. I risultati evidenzieranno gli alimenti a cui si è intolleranti e, insieme al medico o al nutrizionista, si deciderà il tempo di astensione e il reinserimento nel piano alimentare, rispetto anche al livello di positività. Spesso, eliminando quel determinato cibo daIl'alimentazione, si verifica la scomparsa di sintomi o malattie come cefalea, ipertensione, problemi gastrointestinali, disbiosi, cistiti croniche, artrosi, orticarie, dermatiti, eczemi, psoriasi, nevrosi, difficoltà di concentrazione, astenia, alitosi, aereofagia, meteorismo, edemi e, non per ultimo, sovrappeso e dismetabolismo. Vorrei soffermarmi sul sovrappeso perché è vero che una dieta corretta e bilanciata è fondamentale per perdere peso, ma a volte, nonostante la persona si attenga scrupolosamente agli schemi consigliati, non riesce ad eliminare il peso superfluo con facilità oppure, quando vi riesce, magari anche con grandi sacrifici, tende a riprenderlo immediatamente alla fine del periodo di dieta. In questi casi è sempre utile abbinare allo schema alimentare suggerito dalI'esperto, l'individuazione e I'e|iminazione degli alimenti non tollerati. In questo modo, si sbloccherà un metabolismo rallentato dal sovraccarico tossinico e si otterrà una perdita di peso sicuramente maggiore e, anche senza restrizioni caloriche particolari, si otterrano buoni risultati. Quindi, non sottovalutiamo le intolleranze alimentari, visto che l'aIimentazione è la prima cura di noi stessi. Lo stesso padre della medicina, lppocrate, fin dai tempi antichi si era reso conto che “alcuni individui non tolleravano determinati alimenti che altri utilizzavano senza subire alcun danno". Fu il primo a parlare di reazioni allergico-intolleranti al latte, che si manifestavano con disturbi digestivi e orticaria, tanto che affermò: “lascia che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo”.

Pubblicato su "VIP"

Mirella Bufalini

Naturopata Roma